RETINA:
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Membrana di natura nervosa che costituisce la tunica interna dell’occhio e si estende dal nervo ottico, di cui rappresenta l’espansione terminale, all’orifizio pupillare. Vi si distinguono tre porzioni:
• una posteriore denominata porzione coroidea della retina, o parte ottica della retina, o retina propriamente detta;
• una media, porzione ciliare della retina, o retina ciliare;
• un segmento anteriore, porzione iridea della retina, o retina iridea.
Solo la porzione posteriore, però, si presenta completamente sviluppata e funzionalmente efficiente, mentre le porzione media e anteriore, ridotte morfologicamente all’entità di semplice membrana epiteliale, non sono in grado di percepire le sensazioni visive. La retina propriamente detta presenta due speciali regioni morfologicamente e fisiologicamente importantissime: la papilla ottica e la macula lutea. La prima corrisponde al punto in cui il nervo ottico si espande a ventaglio, continuandosi con la retina stessa; la macula lutea occupa, invece, esattamente il polo posteriore dell’occhio, si presenta come una macchia ovalare di color giallo-limone e mostra nella sua parte centrale una depressione a forma di fossetta, detta fovea centralis. Dal punto di vista istologico, la retina si compone di differenti elementi che si dividono in dieci strati regolarmente sovrapposti i quali sono, andando dall’interno all’esterno:
1) la membrana limitante interna;
2) lo strato delle fibre nervose;
3) lo strato delle cellule nervose;
4) lo strato plessiforme interno;
5) lo strato granuloso interno;
6) lo strato plessiforme esterno;
7) lo strato granuloso esterno;
8) la membrana limitante esterna;
9) lo strato dei coni (vedi) e dei bastoncelli (v.);
10) lo strato delle cellule pigmentarie.
Fra i vari strati, quello dei coni e dei bastoncelli è il più importante, in quanto questi elementi – così detti per la loro forma, rispettivamente conica e cilindrica – rappresentano l’estremità terminale dell’elemento nervoso. Essi non sono distribuiti uniformemente sulla retina. Il numero dei coni diminuisce dal centro alla periferia, mentre quello dei bastoncelli ha comportamento inverso. Sicchè, mentre alla fovea si repertano quasi esclusivamente dei coni, questi sono rarissimi nelle parti periferiche. Coni e bastoncelli mancano completamente in corrispondenza della papilla, per cui questa zona retinica si presenta non adatta alle percezioni luminose (zona cieca). Le arterie della retina provengono dall’arteria centrale del nervo ottico (v.), branca terminale dell’arteria oftalmica, la quale si ramifica e si suddivide in numerosi rami terminali che non si collegano fra loro. Le vene seguono in senso inverso il decorso delle arterie, sboccando nella vena centrale del nervo ottico.
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