MUTAZIONE:
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In biologia, dove il termine ha assunto particolare importanza, serve a indicare le variazioni che si verificano in determinati individui e hanno carattere di ereditarietà, in opposizione alle modificazioni (v.) che non sono trasmissibili ai discendenti. Si intendono oggi per mutazioni tutte le variazioni del genotipo (vedi), cioè del plasma germinale, che sono perciò ereditarie, qualunque sia l’ampiezza della variazione che esse determinano nel fenotipo (vedi). Si distinguono in tre tipi:
• mutazioni cromosomiche (v.);
• mutazioni geniche (v.);
• mutazioni genomiche (v.).
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