CROMOSOMA:
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Ciascuno di quei corpicciuoli intensamente colorabili, che si mettono in evidenza nel nucleo delle cellule. Il numero di cromosomi è costante per ogni specie di animali e di piante ed il corredo cromosomico completo (v. diploide) è rappresentato da tante coppie di elementi omologhi; le cellule dell’uomo ne hanno 48 (24 coppie). Ogni cromosoma del complemento, o assetto cromosomico di una determinata specie ha una sua propria individualità, riconoscibile da particolari di struttura, che sono costanti e dal fatto che porta determinati geni. Ogni cromosoma si origina per duplicazione di un cromosoma precedente; vi è, cioè, continuità genetica dei singoli cromosomi. In molti animali ed in alcune piante con sessi separati, vi è una coppia di cromosomi diversa nel maschio e nella femmina. Questi cromosomi si chiamano cromosomi sessuali, o eterocromosomi, o cromosomi X, mentre gli altri cromosomi del corredo si chiamano autosomi. La femmina ha due cromosomi uguali (XX) e il maschio due diversi (XY); in questi casi si dice che il sesso femminile è omozogote, o omogametico; il maschile eterozigote, o digametico. Poichè nella mitosi (vedi) i due elementi della coppia si separano, la femmina forma una sola categoria di uova, tutte provviste di cromosoma X; il maschio dà origine a due categorie egualmente numerose di spermatozoi, con X e con Y. A seconda che l’uovo viene fecondato da uno spermio con X, o da uno con Y, si ripristina il corredo cromosomico femminile (XX), o maschile (XY); ne consegue che i cromosomi sono trasmettitori dei caratteri ereditari. Si conoscono caratteri ereditari i cui geni sono localizzati nei cromosomi sessuali e che presentano anomalie: nell’uomo appartengono a questa categoria dei caratteri “legati al sesso” il daltonismo, l’emofilia, la Retinite Pigmentosa e alcuni altri geni.
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