Associazione Pugliese per la Retinite Pigmentosa - ODV
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9 settembre 2024: 'Piacere di conoscerti', Telethon:

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anno diciottesimo n. 670                              11 luglio 2024

9 settembre 2024 “Piacere di conoscerti”, Telethon!

    Fin dal 1990 Telethon si pone al fianco delle malattie rare puntando su progetti di ricerca medica innovativi tramite il supporto economico di privati e enti pubblici. Oggi la fondazione conta all’attivo 3024 progetti, 1771 medici coinvolti e circa 698 milioni di euro investiti.

    La Retinite Pigmentosa attualmente colpisce una persona su un campione di quattromila circa e è perciò riconosciuta come malattia rara. Dal lontano 1983, l’Associazione Pugliese per la Retinite Pigmentosa collabora con Telethon attraverso donazioni e partecipazione alla campagna annuale dei Cuori di cioccolato per sostenere in maniera attiva l’impegno solidale della fondazione che copre tutto il territorio nazionale. Telethon ha dato seguito a ventinove progetti riguardanti le varie forme di Retinite Pigmentosa con un dispiegamento di forze umane di circa venti ricercatori e più di sette milioni di euro sono stati investiti per tale malattia visiva degenerativa ereditaria.

    Il 9 settembre p.v. durante un incontro online organizzato dalla Fondazione Telethon, dalle ore 17.00 alle ore 18.00 i proff. Fabio Benfenati e Luca Fava illustreranno i loro rispettivi progetti di ricerca. Tale momento di confronto rientra nel progetto Telethon “Piacere di conoscerti” per avvicinare le due componenti principali della catena della ricerca – pazienti e medici.

    Fabio Benfenati, classe 1954, bolognese di origine e specializzatosi in Neurologia, è professore di Neurofisiologia presso la Scuola di Medicina dell’Università di Genova. È direttore del Center for Synaptic Neuroscience and Technology dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) presso l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino. In particolare, analizza i meccanismi di eccitabilità e plasticità sinaptica e il loro ruolo nella patogenesi di malattie del sistema nervoso quali epilessia e autismo, nonché nuove interfacce organiche da impiegare nella cura delle patologie neurodegenerative della retina come la Retinite Pigmentosa. Il progetto riguardante quest’ultima malattia comprende l’investimento di 225500 euro presso l’IIT e l’impiego di due anni di lavoro: iniziata nel 2023, avrà fine nel 2025 la ricerca dal titolo “Recupero delle funzioni visive nella Retinite Pigmentosa (Lightswitch)”. L’idea alla base del nuovo approccio, che si spera dia risultati positivi, parte dall’osservazione del fatto che le protesi retiniche favoriscono il ripristino delle funzioni visive stimolando tuttavia elettronicamente soltanto una piccola parte della retina e non dando luogo alla corretta e complessa elaborazione delle informazioni da parte della retina interna. Benfenati propone di utilizzare una specie di vernice fotosensibile composta da molecole fotocromatiche (Ziapin) che si incorporano nella membrana dei neuroni retinici e ne modulano l'attività inibendo i neuroni al buio e eccitandoli alla luce. La peculiarità di tali molecole è il fatto che sono in grado di distribuirsi su ampie regioni retiniche e perciò di ricreare un campo visivo fisiologico. Si è già verificato che il liquido inoculabile con la minima invasività nella retina non è tossico per il tessuto nervoso. Il team si pone come obiettivo la sperimentazione del farmaco su modelli cellulari e murini affetti da Retinite Pigmentosa con l’auspicio che si possa poi passare al test sull’umano.

    Luca Fava, classe 1983, nativo di Bolzano, ha ottenuto un dottorato in Biologia Cellulare presso il Max Planck Institute per la Biochimica di Monaco di Baviera e l’Università di Basilea nel 2011 e ha trascorso i sei anni successivi ospite presso l’Università di Medicina di Innsbruck. Professore presso l’Università di Trento, nel 2017 vi ha fondato un laboratorio all’interno del Dipartimento CIBIO grazie al sostegno della Fondazione Giovanni-Armenise-Harvard. La sua attività di ricerca si incentra sullo studio del centrosoma, un organello che è in grado di influenzare in modo diretto molte vie di segnalazione cellulare e il cui malfunzionamento determina l’insorgenza di diverse malattie, tra cui le ciliopatie. Nel 2022 la Fondazione Telethon e la Fondazione Cariplo hanno dato fiducia al suo progetto dal titolo “Studio di una piccola struttura cellulare coinvolta nella patogenesi delle ciliopatie del rene e nella degenerazione della retina”, che terminerà a metà del 2025 e prevede l’investimento di 226600 euro. Le ciliopatie sono patologie che presentano il malfunzionamento delle cilia, strutture molto simili alle ciglia degli occhi, funzionali fin dal loro stato embrionale e presenti in buona parte delle cellule umane; tali malattie perlopiù danno luogo a degenerazioni retiniche e disfunzioni renali in maniera alternativa o contemporanea e a causa di mutazioni concernenti le proteine che formano le cilia. Tutt’oggi il meccanismo di tali alterazioni è del tutto sconosciuto: il team di Fava, perciò, convoglia le sue energie sullo studio di uno specifico gene – CEP83 – che è causa alternativamente di nefronoftisi infantile o di Retinite Pigmentosa. Sono impiegate tecniche di microscopia avanzata per indagare le alterazioni strutturali del cilio in seguito alla mutazione del CEP83 per comprendere come possa dare esito a patologie tanto differenti in pazienti diversi. Obiettivo complementare è stabilire con quali altre componenti cellulari il gene malato interagisca attraverso l’editing genetico. Le conclusioni del progetto che si sperano positive daranno poi luogo a un’ulteriore ricerca rispetto alle strategie terapeutiche.

    Per esprimere la propria adesione all’incontro online, è necessario chiamare la Vicepresidente dell’A.P.R.P. – OdV Maria Colucci al seguente numero:

          388 86 80 640

    Tale occasione serve ai medici per ricordarsi che stanno impiegando le loro forze a favore di esseri umani fatti di sangue, respiro e carne e alle persone affette da Retinite Pigmentosa per non sentirsi soli: non perdiamola, e non perdiamo la speranza!



    di Donata Martellotta



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